Raffineria ENI Taranto

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Raffineria ENI Taranto

Piano di Caratterizzazione Raffineria ENI Div. R&M di Taranto, sito di interesse nazionale (SIN). Le indagini sono state estese sull’intera area di pertinenza dello stabilimento, ca. 275 ha. Le attività di caratterizzazione di questo sono state approvate dal servizio RIBO del Ministero dell’Ambiente (primo PdC approvato per l’area del SIN di Taranto).

La Raffineria di Taranto

Realizzata negli anni sessanta, è la raffineria più estesa d’Italia a pochi km dal giacimento petrolifero più grande d’Europa in Basilicata a cui è collegata per mezzo di un oleodotto. Gli impianti petrolchimici sono stati costruiti dalla società Shell, successivamente rilevati da ENI, e sono ubicati su una porzione dell’area costiera della zona industriale di Taranto il cui sottosuolo è costituito da depositi prevalentemente carbonatici nei primi metri, sotto i quali è presente un potente strato di ca. 80-100 metri di terreni impermeabili (argille del Bradano).

Il Piano di Caratterizzazione

Le indagini del Piano di Caratterizzazione realizzate per i 270 ettari della raffineria, hanno incluso oltre mille sondaggi, oltre cinquemila metri di perforazione, oltre cento piezometri, centinaia di prove idrauliche in falda, oltre seimila analisi dello spazio di testa (head space analysis), oltre duemilacinquecento campioni di terreno inviati in laboratorio, oltre centomila parametri chimici esaminati nei terreni ed oltre cinquemila nelle acque sotterranee.

La messa in sicurezza

Sono state eseguite attività di messa in sicurezza mediante la gestione di circa 2.500 metri di sbarramenti realizzati con tecniche Pump & Treat: trincee drenanti passive con pompe di emungimento e sistemi Well Point con oltre 200 punte di aspirazione. E’ stata assicurata la gestione reflui estratti, il calcolo dei bilanci di massa ed il coordinamento di FIR giornalieri (formulari di identificazione rifiuti).

Il Serbatoio greggio T-6009

Per la realizzazione di un nuovo serbatoio per lo stoccaggio del greggio, è stata eseguita la caratterizzazione geomeccanica ed idrogeologica dei terreni del primo sottosuolo con l’obiettivo di verificare l’assetto geo-litologico e stratigrafico locale, la verifica della presenza e profondità della falda acquifera, la definizione delle caratteristiche fisico-volumetriche e di resistenza meccaniche dei terreni, la definizione delle caratteristiche di compressibilità ed una indagine sismica per la classificazione del sottosuolo in conformità alla Ordinanza PdCM 20.03.2003 n. 3274.

Cliente ENI Divisione Refinery & Marketing

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