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Terreni contaminati da Stagno: l’anomalia italiana.

Quanto costa il “paradosso” dei terreni contaminati da Stagno?

L’anomalia italiana è il limite di 1 mg/kg del tredicesimo parametro della Tab. 1A, All. 5, Parte IV del D.Lgs. 152/2006 (terreni a destinazione verde-residenziale), era anche il tredicesimo della Tab. 1, All.1 dell’ex-D.M. 471/1999 !   Dopo oltre 13 anni, 6 Ministri dell’Ambiente e sperpero di risorse, conviviamo ancora con il “paradosso” dei terreni contaminati da Stagno a causa del limite più basso d’Europa. I funzionari tecnici di numerose ARPA regionali (Emilia Romagna, Piemonte, Puglia, Campania, Veneto, Lombardia) da anni segnalano questa anomalia che emerge anche dai documenti dell’Istituto Superiore della Sanità ed è nota a tutti gli addetti ai lavori.  Il “paradosso” dello Stagno non è limitato ai suoli a destinazione verde-residenziale, si propaga anche ai terreni a destinazione agricola poiché, in assenza del dispositivo normativo per le aree agricole (art. 241 del D.Lgs. 152/2006 mai emanato dai Ministeri competenti), le amministrazioni dello Stato sono costrette a propagare l’errore del limite di 1 mg/kg anche alle aree agricole, trasformando l’Italia nel paese europeo potenzialmente più contaminato da Stagno. L’effetto domino della propagazione di questo paradosso raggiunge anche il campo delle terre e rocce da scavo non contaminate che dovrebbero essere recuperate ed utilizzate per ripristini ambientali o per altri interventi in aree verde-residenziali: ma con il limite “sbagliato” le terre italiane risultano quasi sempre “contaminate” da Stagno… insomma un paradosso italiano che i tecnici più accorti aggirano escludendo il parametro Stagno dal gruppo degli analiti da esaminare: ovvero un “problema” italiano risolto con una “soluzione” italiana. Non sarebbe più logico correggere-adeguare la norma?
Francesco Caridei

RISOLTO IL PARADOSSO DELLO STAGNO.

terreni contaminati da Stagno

 

 

 

 

 

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